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Fiera della Candelora 2018

Anche quest’anno la Brixia s.r.l. sarà presente alla nuova edizione della “Fiera della Candelora” che si terrà a Martano dal 02/02/2018 al 04/02/2018. Vi aspettiamo numerosi nel nostro stand, sito all’ingresso del padiglione coperto.

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L’inquinamento prodotto dall’Impresa e la certificazione ISO 14000

Da un punto di vista, per così dire, “sociale”, un altro aspetto legato alle analisi ambientali riguarda quelle relative all’ inquinamento prodotto da un’Azienda per le attività che la stessa svolge. In questo caso, le analisi servono a far conseguire all’ Impresa che richiedesse una consulenza in tal senso, la certificazione ISO 14000: questa sigla indica una serie di standard qualitativi riferiti alla gestione della qualità ambientale da parte dell’Azienda stessa.

All’interno del sistema ISO 14000, da 1 a 6, troviamo le singole certificazioni riferite al relativo standard qualitativo:

  • 14001: riguarda gli audit ambientali, essa include anche la ISO 19011 riferita agli audit di sistema di gestione qualità e ambiente;
  • 14002: si riferisce alle etichettature ambientali di prodotto;
  • 14003: prestazioni ambientali;
  • 14004: si interessa alla valutazione del ciclo di vita del prodotto;
  • 14005: tutto ciò che a che fare con la nomenclatura della gestione ambientale;
  • 14006: i vari argomenti ambientali.

Negli ultimi anni molte Aziende sono diventate sensibili a questo tipo di certificazioni: questo perché rende loro un plus rispetto alla concorrenza, è come se venisse riconosciuto un valore aggiunto al proprio prodotto.

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Piombo e amianto, e le altre analisi ambientali

La pericolosità di queste sostanze è stata scoperta da poco: è quindi opportuno affidarsi a una consulenza di analisi ambientali che attesti come nell’aria del nostro luogo di lavoro non sia presente dispersione di piombo e amianto, soprattutto se la struttura in cui lavoriamo non è di recente costruzione. Qualora l’esito della consulenza accertasse presenza di sostanze pericolose nell’aria analizzata, queste dovranno essere segnalate con cartelli adeguati che indichino il pericolo e i DPI che è obbligatorio usare. Inoltre, il medico competente incaricato avrà l’obbligo di monitorare l’effetto dell’esposizione a tali sostanze sul lavoratore, decidendo, laddove ne ravvisi l’opportunità, un cambio di mansione più consono allo stato di salute dello stesso. Sicuramente piombo e amianto sono due fra le sostante più pericolose con le quali un lavoratore possa avere a che fare: tuttavia, secondo quanto stabilito dal D. Lgs. 81/08, il datore di lavoro deve garantire un ambiente di lavoro adeguato sotto molti punti di vista come, per esempio, il confort acustico o quello della luminosità. Qualora la valutazione del rischio rumore indichi che in un determinato ambiente il lavoratore è soggetto a rischi per il proprio udito, il datore di lavoro dovrà provvedere attrezzando l’ufficio con le opportune misure di sicurezza. L’aspetto dell’illuminazione riguarda, ovviamente, i possibili danni all’ apparato visivo. Pertanto una consulenza professionale di analisi ambientali risulta quantomeno indispensabile.

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Analisi ambientali e ambiente di lavoro

La normativa sulla sicurezza sul lavoro attualmente vigente (D. Lgs. 81/08 e successive modifiche apportate con il D. Lgs. 106/09) prevede la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori anche attraverso la tutela dell’ambiente lavorativo. A tal proposito le analisi ambientali rappresentano un primo importante strumento in mano al datore di lavoro per assicurare la salute dei propri dipendenti, fornitori e collaboratori.

Ambiente di lavoro

Per ambiente si intende il luogo in cui si svolge l’attività di dipendenti e/o collaboratori, clienti e/o fornitori.
L’ambiente di lavoro viene valutato non solo con riferimento agli aspetti propriamente strutturali (come per esempio le mura) o funzionali (come sedie, scrivanie o strumenti di lavoro) ma anche dal punto di vista aereo, ovvero la valutazione della presenza e quantità di sostanze aero-disperse potenzialmente nocive per la salute.
Relativamente alla presenza di tali sostanze, in particolari settori operativi, dove l’attività stessa è legata a lavorazioni che producono polveri, deve essere previsto l’uso di  Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), solitamente  mascherine, che riducono l’inalazione delle polveri.

Nel caso di quantità ingenti di polveri sul luogo di lavoro, il datore di lavoro dovrà provvedere all’installazione di opportuni impianti di aspirazione corredati da filtri e vaschetta di raccolta. A prescindere dalla tipologia di attività lavorativa, è sempre bene effettuare un’analisi quantitativa e qualitativa delle polveri presenti nell’aria, al fine di individuare eventuali sostanze nocive.

 

ferie

Buone ferie!

Anche quest’anno auguriamo a tutti buone ferie, ricordandovi che Brixia s.r.l. rimarrà chiusa dal 13 al 20 agosto.

torneo 2016

13° Torneo tutto in una notte

Dopo il successo avuto, anche quest’anno la BRIXIA parteciperà al torneo di calcetto che si svolgerà durante la notte del giorno 01/07/2017 presso AQUAPOOL CALIMERA, con la proclamazione della squadra vincitrice alle prime luci dell’alba.

gestione-rischi-aziendali

Le tipologie di rischio per le aziende

Quali sono i rischi che un’azienda deve tenere sotto controllo per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori?

La valutazione dei rischi è relativa a rischi quali:

  • Rischio rumore
  • Rischio microclimatico
  • Rischio chimico
  • Rischio sostanze aerodisperse
  • Rischio biologico
  • Rischio elettrico
  • Rischio da movimentazione di carichi
  • Rischio meccanico
  • Rischio incendio
  • Rischio da postura
  • Rischio ustioni
  • Rischio illuminazione